Uno dei temi più caldi di questi mesi è vedere se e come i nuovi software LLM possono essere utilizzati a scuola. Uno dei campi più interessanti è quello del loro impiego come “partner” degli studenti, in particolare degli studenti in difficoltà, per cercare di fornire loro una attività di scaffolding personalizzata.
L’esperimento che ho condotto riguarda la correzione di una domanda di filosofia, molto semplice nella sua formulazione: “Il relativismo di Protagora”. Si tratta di una domanda con un livello di complessità piuttosto basso, perché chiede fondamentalmente la restituzione di una serie di contenuti (che si suppone lo studente abbia appreso) senza particolari rielaborazioni o commenti, lasciati eventualmente alla iniziativa dello studente. La domanda e la risposta sono reali, nel senso che sono state realmente messe per iscritto in occasione di una verifica scritta, ma la cosa interessante è studiare un’altra ipotesi: se lo studente in questione avesse prodotto il testo che adesso vi mostrerò a casa, durante una sua sessione di studio, avrebbe potuto usare ChatGPT per farselo correggere? Quali domande avrebbe dovuto porre al software? Cosa e come avrebbe restituito il software?
Questo il prompt che ho digitato:
Correggi questo testo su Protagora facendo la massima attenzione alla completezza delle informazioni e alla forma; fornisci poi una versione corretta e precisa dello stesso testo:
Protagora dice che noi conosciamo attraverso i sensi. Però ogni persona ha esperienze (cioè qualia) diverse da un uomo all’altro. Quindi secondo Protagora non esiste una verità assoluta, ma esistono opinioni (doxa). Così sorgeva un problema, cioè queale è l’opinione migliore? Per arrivare a una risposta i sapienti dicevano che l’opinione migliore era quella che era utile, però che questa affermazione non aiutava tanto. Per questo le opinioni che venivano prese in considerazione erano quelle che venivano espresse meglio. Di conseguenza la parola e l’arte dell’oratoria avevano una grande importanza per far e in modo che le opinioni venissero prese in considerazione.
Inizialmente la reazione del software è deludente: si comporta come se avesse recepito solo la mia ultima richiesta e mi fornisce una sua versione del testo
ChatGPT
La riflessione di Protagora si colloca nel contesto del sofismo greco, focalizzandosi sulla relatività della conoscenza e sull’importanza del linguaggio e dell’oratoria nell’ambito della persuasione e della formazione del consenso. Ecco una versione corretta e approfondita del testo, che mira a rispettare le esigenze di completezza informativa e precisione formale:
Protagora, figura eminente tra i sofisti dell’antica Grecia, sosteneva che la conoscenza umana è mediata dai sensi, i quali sono intrinsecamente soggettivi. Ogni individuo, attraverso i propri sensi, fa esperienza del mondo in modo univoco, generando così una molteplicità di prospettive personali e irripetibili, concetto sintetizzato nella celebre massima “L’uomo è misura di tutte le cose”. Da ciò consegue che, per Protagora, non esisterebbe una verità assoluta, universale e immutabile, ma piuttosto una pluralità di verità relative, o meglio, di opinioni (doxa), ciascuna legittimata dalla soggettività esperienziale dell’individuo.
Tale posizione solleva una questione cruciale: in un contesto in cui predominano visioni del mondo disparate, come si può determinare quale opinione sia preferibile o più valida? Secondo i sofisti, una risposta risiede nell’utilità pratica di un’opinione, vale a dire nella sua capacità di promuovere l’efficacia nell’agire e nel vivere comunitario. Tuttavia, questa risposta non esaurisce il problema, poiché l’utilità di un’opinione può variare ampiamente a seconda delle circostanze e delle percezioni individuali.
Di fronte a tale complessità, emerge con forza l’importanza dell’espressione e della retorica: nel contesto del dibattito pubblico, un’opinione ben argomentata e persuasiva acquisisce maggior peso e visibilità. L’abilità nell’oratoria diventa quindi un mezzo fondamentale per influenzare la comunità e per promuovere determinate visioni del mondo. In questo senso, la sofistica pone l’accento sulla dimensione performatica del linguaggio, riconoscendone il potere di modellare la realtà sociale e di guidare l’azione umana.
In conclusione, Protagora e i sofisti ci offrono una riflessione profonda sul ruolo della percezione sensoriale, sulla natura contingente e variabile della verità e sull’importanza capitale della comunicazione e dell’arte retorica nel definire e nel negoziare il valore delle opinioni all’interno della polis.
Chiaramente non è quello che volevo ottenere: ChatGPT ha proposto una ampia integrazione ma non è intervenuto sul testo dello studenteSiccome non è quello che gli avevo chiesto, riformulo la domanda cercando di essere più specifico:
Riprendi il testo e metti in evidenza tutti gli errori grammaticali, sintattici, stilistici e di contenuto
Una cosa stupenda della esperienza con ChatGPT è che la macchina non si arrabbia mai e non si spazientisce. Nel giro di circa un minuto ecco la risposta:
ChatGPT
l testo originale presenta diversi aspetti che possono essere migliorati sotto l’aspetto grammaticale, sintattico, stilistico e di contenuto. Ecco un’analisi dettagliata degli errori e delle imprecisioni:
Grammaticali e sintattici:
- “Protagora dice che noi conosciamo attraverso i sensi.”: La frase è corretta, ma potrebbe essere resa più formale e precisa con una struttura che meglio rifletta la complessità del pensiero di Protagora.
- “Però ogni persona ha esperienze (cioè qualia) diverse da un uomo all’altro.”: L’uso di “Però” all’inizio di una frase non è errato ma è meno formale; inoltre, “da un uomo all’altro” potrebbe essere sostituito con “dall’una all’altra” per evitare una generalizzazione implicitamente maschilista e per includere tutti gli individui.
- “così sorgeva un problema, cioè queale è l’opinione migliore?”: “così sorgeva” è una forma verbale che introduce incoerenza temporale; “queale” è un errore di battitura per “quale”.
Stilistici:
- L’uso di parentesi per “cioè qualia” è corretto ma interrompe il flusso del discorso; potrebbe essere integrato direttamente nel testo per fluidità.
- La ripetizione di “però” come congiunzione di opposizione è stilisticamente debole e potrebbe essere sostituita con sinonimi o riformulata per una maggiore varietà e forza argomentativa.
- La domanda “così sorgeva un problema, cioè quale è l’opinione migliore?” potrebbe essere riformulata per un tono più accademico e una costruzione più diretta.
- La frase “Per questo le opinioni che venivano prese in considerazione erano quelle che venivano espresse meglio.” potrebbe essere migliorata per chiarezza e forza espressiva.
Di contenuto:
Il testo semplifica eccessivamente il pensiero di Protagora e dei sofisti, omettendo sfumature importanti sulla relatività della conoscenza e sull’importanza della retorica.
Non è chiaro il collegamento tra l’utilità di un’opinione e il ruolo dell’oratoria; la connessione tra queste due idee richiede una spiegazione più approfondita.
La frase “questa affermazione non aiutava tanto” è vaga e non spiega in che modo l’utilità di un’opinione fosse limitata o insufficiente come criterio di valutazione.
In sintesi, il testo necessita di una revisione che affronti questi errori e imprecisioni per riflettere adeguatamente la complessità del pensiero sofistico e per aderire a uno stile più appropriato a un contesto accademico.
Molto meglio, nel senso che adesso il software ha capito che deve concentrarsi sul testo prodotto dal mio studente; ma siamo lo stesso di fronte a una risposta quasi inutile, dato che resta molto nel vago e si limita a proposte standard, valide per qualsiasi situazione. In effeti tutti i testi possono essere riformulati meglio, tutte le parole possono essere sostituite da sinonimi più efficaci, tutte le costruzioni possono essere più accademiche e/o più dirette. Sembra che il software sia programmato per dare inizialmente una risposta «per tutte le stagioni», lasciando all’umano il compito di trovare la soluzione. Si comporta quasi come i venditori di oroscopi, abili a costruire frasi che, proprio per il modo in cui sono costruite, vanno sempre bene e soddisfano sempre il pubblico.
Tuttavia i software LLM sono un po’ meglio degli imbonitori delle fiere, se non altro perché possono essere stanati con opportune domande. E così ho fatto io, formulando richieste molto più specifiche e dettagliate, e chiedendo di risolvere un compito preciso.
Non mi sono spiegato bene: voglio che tu formuli per ciascuna delle frasi che hai individuato come sbagliate o da correggere delle possibili alternative e me le presenti in ordine
Pochi secondi di attesa ed ecco la risposta:
Capisco, procederò alla revisione del testo fornendo per ciascuna frase individuata come migliorabile una proposta di riformulazione. Ecco le frasi originali con le relative correzioni, presentate in ordine:
• Originale: "Protagora dice che noi conosciamo attraverso i sensi."
Corretto: "Protagora afferma che la nostra conoscenza è mediata dai sensi."
• Originale: "Però ogni persona ha esperienze (cioè qualia) diverse da un uomo all'altro."
Corretto: "Tuttavia, le esperienze soggettive (o qualia) variano significativamente da individuo a individuo."
• Originale: "così sorgeva un problema, cioè queale è l'opinione migliore?"
Corretto: "Questo solleva una questione fondamentale: quale opinione può essere considerata superiore?"
• Originale: "Per arrivare a una risposta i sapienti dicevano che l'opinione migliore era quella che era utile, però che questa affermazione non aiutava tanto."
Corretto: "I pensatori sostenevano che l'opinione più valida fosse quella utile, sebbene tale criterio non fosse sempre risolutivo."
• Originale: "Per questo le opinioni che venivano prese in considerazione erano quelle che venivano espresse meglio."
Corretto: "Di conseguenza, venivano valorizzate soprattutto quelle opinioni articolate in maniera più efficace."
• Originale: "Di conseguenza la parola e l'arte dell'oratoria avevano una grande importanza per far e in modo che le opinioni venissero prese in considerazione."
Corretto: "Pertanto, l'eloquenza e l'arte retorica assumevano un ruolo cruciale nell'assicurare che determinate opinioni emergessero e fossero considerate."
Chiaramente il software ha fatto un bel balzo, proponendo in pochi secondi una serie di proposizioni che migliorano in modo significative quelle dello studente.
A me sembra che a questo livello i chatbot possono effettivamente diventare un aiuto significativo per lo studio.
Quando si corregge un compito scritto di medio livello come può essere una banale interrogazione scritta, ossia una produzione nella quale non è prevalente l’aspetto estetico o di riflessione personale, ma conta «dire bene» le cose, gli studenti sensatamente chiedono: «Come avrei dovuto fare?»
Rispondere a questa richiesta dovrebbe essere un dovere etico di noi insegnanti. Con i media tradizionali (ossia, per essere chiari, quando le verifiche sono fatte con carta e penna) sussistono ostacoli oggettivi: lo spazio a disposizione sul foglio è sempre poco, anche se adottiamo l’accorgimento di piegare in due il foglio, la nostra grafia potrebbe essere di difficile comprensione, il tempo per riscrivere la prova dello studente potrebbe essere oggettivamente troppo. Spesso quindi ci si accontenta(va) di una correzione orale, richiamando l’attenzione dello studente sui punti deboli ma spesso restando nel vago quando si tratta(va) di fornire la versione, se non giusta, almeno migliore: «usa aggettivi più precisi», «non fare questi salti logici», «sii più chiaro nel formulare le tue idee» e simili.
È certamente un bel passo avanti rispetto al semplice numero scritto in alto a destra sul foglio, ma lo studente che ha «preso un brutto voto» per definizione non avrebbe saputo usare aggettivi più precisi di quelli che ha usato o essere più chiaro di come è stato (ovviamente sto dando per scontato che lo studente abbia studiato, almeno un po’, e che sia sinceramente interessato a prendere un bel voto).
Quindi come può fare? Se non gli forniamo degli esempi chiari e precisi da seguire, gli stiamo chiedendo di «sollevarsi nell’aria tirandosi per i lacci delle scarpe».
Una soluzione potrebbe essere quella di fornire noi una traccia svolta, naturalmente con l’avvertenza che si tratta sempre di una proposta migliorabile. Ciò richiede un impegno notevole da parte dell’insegnante: sarebbe interessante fare una ricerca statistica per scoprire quanti di noi seguono questa buona pratica.
È a questo punto che gli LLM possono essere davvero utili, perché in pochissimo tempo (meno di un minuto) forniscono una serie di correzioni – generalmente valide – del testo dello studente. Per ottenere questo risultato il trucco è usare istruzioni tali da
- costringere la macchina a lavorare sulla singola proposizione,
- correggere gli errori grammaticali e sintattici
- correggere gli errori di contenuto
- fornire degli esempi concreti
In questo modo la palla torna nel campo dello studente: adesso ha degli esempi concreti per tutte le proposizioni che ha usato di come sarebbero potute essere scritte. E si spera che se lo ricorderà per la prossima volta!